customs ha scritto:Vorrei dire una cosa, parlando in maniera generica ovviamente: ma come si fa ad estrapolare la ragione delle imprecisioni nel tiro (di vario tipo) quando tra bossoli, inneschi, palle, polveri, pulizia, ecc... la variabile più importante resta il "fattore umano"?
Nel senso che anche io alcune volte sparo in modo che non mi spiego, pur senza differenze eclatanti, e la volta dopo, stessa arma e stesso tutto, sparo molto meglio.
Non è che a volte cerchiamo a tutti i costi una causa esterna?
Lo chiedo per capire meglio...
Il fattore umano è quello che incide maggiormente nel tiro di precisione, l'ho sempre detto, su alcune varianti pero' si puo' andare per esclusione, come ad es. fare provare l'arma ad un altro tiratore che sa il fatto suo, e mi sembra che sia stato fatto con risultati simili a quelli del padrone della carabina, e siccome a distanza non è semplice trovare una causa e dare giuste spiegazioni, si cerca di iniziare da una base di partenza che in questi casi sarebbe una serie di rosate accettabili per la tipologia di arma, misurarne la velocità e la deviazione standard, per poi replicare il tutto adattando i dosaggi ai vari cambi di stagione.
Pero', ripeto, le variabili sono decine e decine, ricordiamoci ad es. con che tipologia di arma abbiamo a che fare.
Ci sono armi che sono dalla casa sono garantite sub moa già con cartucce commerciali, e ci sono armi che sono garantite entro il moa, mentre ci sono armi le quali la casa non garantisce nulla se non una semplice rosata di 3 colpi fatta in fase di collaudo.
In alcuni casi si puo' essere dotati di deretano e capitare un'arma della serie "fortunata", cioè in grado di garantire risultati di rilievo grazie ad una serie di combinazioni come ad es. una rigatura perfetta ed esente da imperfezioni grazie ad un tagliente nuovo, o magari all'operaio che essendo scrupoloso nel suo lavoro ci mette il meglio di sé.
O al contrario si puo' essere meno fortunati nel capitare un'esemplare con la rigatura meno pregiata per colpa del tagliente usurato ed arrivato a fine ciclo di vita, o magari ad un accoppiamento imperfetto tra azione e calciatura...
Ecco perchè non è semplice trovare una causa ed andare per esclusione, se poi il tutto è nelle mani di un "novizio" la faccenda si fa ancora piu' complicata. Ma come già detto prima, trovo tutto questo affascinante e non deprimente, almeno per me.
Ricordo un fatto simile con la prima carabina, che era proprio una Cz 550 varmint in 308.
I risultati erano come questi, molto variabili, un giorno bene e poi peggio, a volte un solo buco e poi 4 colpi ai 4 punti cardinali. Fino a quando, un po' grazie ad un perfezionamento della ricarica ed un accurata selezione della componentistica, un po' per un affiatamento con l'arma, poi la lavorazione dello scatto, e mettiamoci anche un ottica pregiata, e ciliegina sulla torta una specie di bedding fatto in casa con dei fogli in alluminio sagomati ed incollati con una resina epossidica bi-componente, il tutto mi ha fatto guadagnare sia in qualità delle rosate, ma soprattutto in costanza, ma sempre parliamo di un risultato relativo alla tipologia di arma, cioè non un solo buco sempre costante, ma rosate intorno al mezzo moa abbastanza costanti.
Poi vendetti l'arma ad un amico ed acquistai un Remington police sempre in 308 che ho tutt'ora, altra tipologia di arma con una marcia in piu' rispetto alla prima, ma anch'essa non all'altezza di altre tipologie di armi che sono progettate e costruite per fare un buco solo, tiratore permettendo.
Le armi hanno due nemici: la ruggine e i politici.