Francesco1272 ha scritto:Il Sinistrato, quando non ha piú argomenti, si rifugia nell' insulto, chiamando la controparte (che magari ne vota Grillo, neppure é fascista, oppure ha idee completamente diverse dalla massa) "Grillino, Fascista, populista". Particolarmente, se il tema é particolarmente sentito dalla gente, affibbierá l' epiteto "populista". E' come discutere con un bifolco, che, messo alle strette, ti dira' :"Sei una testa di cazzo!", non avendo argomenti per controbattere.
In verità è soltanto il sintomo dell'imbarbarimento della società, la gente non sta bene, i sentimenti si esacerbano, le posizioni si radicalizzano.
Il punto è che chi non ha la lucidità mentale per fare un ragionamento politico serio e ponderato (a prescindere che si rifaccia alle idee di destra, centro, sinistra, nord, sud, e chi più ne ha più ne metta) finisce inevitabilmente nelle braccia dei populisti, soggetti in grado di andare a toccare il nervo scoperto, destare interesse e strappare consensi.
Tanto per fare un esempio lampante, quello che grida "via i rom dall'Italia" fa finta di non sapere che gran parte di questi sono italiani da 30 anni (che poi siano o meno integrati è un discorso diverso) e non li puoi cacciare.
"Sgomberiamo tutti i campi rom e mandiamoli nelle case", si tesoro ma quali case? Le tue? Non ce ne sono neanche per gli italiani in graduatoria da 20 anni! Se non mi tiri fuori un piano per l'edilizia popolare credibile stai solo facendo casino inutile. Populismo.
Poi magari lo stesso vuole uscire anche dall'Euro, o meglio questo vuole far credere ai suoi sostenitori, alla fine questi ci credono pure: semplicemente non è possibile.
Quell'altro che voleva bombardare i barconi con gli immigrati evidentemente era in preda ad un delirio perché anche l'uomo della strada sa che non è possibile in alcun modo uccidere deliberatamente civili inermi.
Poi c'è quell'altro che in un paese pieno di fannulloni, ladri e truffatori vorrebbe garantire un reddito di cittadinanza a tutti: il fancazzista è ben felice di percepire "emolumenti" e chiaramente alza lodi al cielo per un intervento simile. Ma sappiamo tutti cosa sono in grado di fare gli italiani quando c'è da attingere alle casse pubbliche.
Se dovessi esprimere la mia linea, io preferirei ad esempio puntare su strumenti - e mettere eventualmente soldi - per favorire l'ingresso ed il reingresso nel mondo del lavoro: bisogna mettere le persone in condizioni di auto-sostenersi e fare in modo di aiutare chi ha davvero bisogno (senza arrivare ad esempio ai disastri della cassaintegrazione eterna che a molti italiani piace anche). I tempi delle vacche grasse sono finiti da un pezzo ma c'è chi non se ne rende conto e continua con sotterfugi a cercare il modo per attaccarsi alla mammella dello Stato.
Francesco1272 ha scritto: Per Repubblica dire che la gente ne ha le palle piene dei migranti é "Populismo".
E infatti detto in certi termini lo è, perché dietro non c'è un indirizzo politico preciso ma solo la volontà di esacerbare gli animi e raccogliere consensi.
Una persona non dico illuminata ma anche solo con un neurone funzionante dovrebbe sapere che nel momento in cui ti trovi davanti un'imbarcazione in difficoltà con persone a bordo, DEVI PER FORZA procedere al soccorso. Non puoi oggettivamente abbandonare quella gente in balia delle onde quindi sei costretto a metterle in salvo e ad assisterle.
Ad un ascoltatore poco attento o particolarmente incattivito basta dire "schieriamo le navi da guerra per bloccare i flussi!" e via con le grida di giubilo, ignorando che è una cosa senza senso perché se avvisti la carretta del mare sei comunque costretto ad andare a recuperare quei disperati, altro che cannoneggiamenti.
Il problema deve essere affrontato alla radice, ma è una cosa estremamente complessa anche in virtù della situazione libica attuale: purtoppo però l'uomo di strada spesso non sa neanche cosa sia o dove si trovi la Libia, quali siano le problematiche a breve-medio-lungo termine e non può che trovare giuste le sparate di certi soggetti.
Quando tutto ciò si sposa poi con la tutela del proprio orticello, apriti cielo.
Se volessimo averne immediatamente il polso, basterebbe far entrare qui dentro un politicante, magari decerebrato assoluto, che promette di alzare chessò a 10000 il numero massimo di munizioni detenibili e a 50 le armi comuni: potete star certi che nonostante sia un inetto totale, questo soggetto qualche consenso lo prenderebbe lo stesso perché c'è tanta gente che se ne frega dei problemi reali e pensa soltanto alla cura del proprio orto.
Quando si adotta un approccio simile, è facile giungere "alla pancia" della gente e spostare consensi ma non si dimostra altro che la vacuità del proprio bagaglio politico.
jrs ha scritto:O come ai tempi di Luigi XVI se si dice che il popolo a fame (fame qui intesa in senso lato, di giustizia, di case, di sicurezza, di lavoro, ecc.) anziché rispondere come fece allora Maria Antonietta con "dategli le brioches" oggi si risponde che
è solo populismo?? e si elude il problema ??
La gente avrà anche fame è verissimo, ma non per questo devi trattarli come cani affamati pronti ad ingozzare anche una polpetta avvelenata.
Personalmente trovo squallido prendere in giro la gente soltanto per raccattare consensi.
Se c'è un problema lo devi affrontare in maniera seria non con sparate a ca**o utili soltanto a ridestare un elettorato assopito, sensibile soltanto a certi stimoli.
Tra l'altro oggi non siamo molto lontani dai tempi di Maria Antonietta, l'unica differenza è che c'è qualcuno che all'affermazione "
il popolo ha fame" risponde con "
è colpa dei rom", "
è colpa dei negher", "
è colpa dell'euro", "
è colpa di Renzi", senza proporre uno straccio che sia uno di politiche per risolvere il problema della "fame".
Ricordiamoci sempre che a chiacchiere sono buoni tutti, ma il cavallo buono si vede soltanto in salita.