Le armi militari non possono essere equiparate alle sportive, il legislatore che all'epoca le inserì nella L. 110/75 non avrebbe mai partorito una simile sciocchezza, inoltre, avallare questo imbroglio con disquisizioni improduttive ci porterà a subirne ancora.
Questa è la risposta data oggi ad un post dall'aria soccombente (purtroppo):
da Bruno Biscuso » oggi, 9:42
[b]Non condivido assolutamente il gaudio di vedere una limitazione alle sole armi 'automatiche' simil militari la classificazione di Sportiva.
Accettare questo come male minore significa subìre il giogo dell'estensore di questo Decreto Legge.
Le armi ex militari non hanno nulla a che fare con quelle sportive, che hanno una destinazione ben precisa, lo SPORT, che sia esso accademico od olimpionico, ma solo lo Sport.
Se vogliono limitare e controllare queste armi devono fare una nuova legge e non 'imbrogliare' i parlamentari mischiando 'fave e foglie' così come è stato fatto nel D.L. n° 79, che nulla ha a che vedere con il “ …contrasto della criminalità organizzata, …al terrorismo, …, ed alla prevenzione di condotte illecite…” .
Non vi è traccia di condotte illecite, di rapine ed attentati effettuati da titolari di Porto d'Armi dotati di ex militari che siano automatiche pure e/o di quelle intermittenti.
Continuerò a portare avanti le mie idee per non consentire questa indecenza legislativa che può determinare la fine del diritto degli sportivi.
Provate a spiegare ad uno straniero che un Fal o AK sono armi sportive in italia, e vi chiederanno subito in quale discipina olimpica o paraolimpica sono impiegate.... SIC!
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