Strappo questo sconosciuto.
Strappo questo sconosciuto.
..................https://www.youtube.com/watch?v=IRHwTPHMqJ4
Quando il governo teme il popolo, c'è libertà. Quando il popolo teme il governo, c'è tirannia. Benjamin Franklin
Re: Strappo questo sconosciuto.
Purtroppo io lo conosco fin troppo bene. Certo non come i primi
tempi ma quando non mi esercito per un po' son dolori. A volte
faccio anche il pirla e miro in alto a destra per poi arrivare nel nero.
Quando mi comporto in questo modo mi prenderei a schiaffi da solo.

tempi ma quando non mi esercito per un po' son dolori. A volte
faccio anche il pirla e miro in alto a destra per poi arrivare nel nero.
Quando mi comporto in questo modo mi prenderei a schiaffi da solo.


Re: Strappo questo sconosciuto.
..................cisco mi consola il fatto di non essere il solo, io tiro a 15 m. qualche volta a 20 m. e mi succede di strappare più spesso con la 1911 mentre meno con il revolver non ne parliamo poi quando è da molto che non uso la corta ultimamente uso più la CZ 572 e l'M4 entrambi 223 rem.
Poi mi accorgo che la mira peggiora quando non si è concentrati in modo giusto e nei primi 50 colpi poi migliora per fortuna, per mia fortuna non partecipo mai a nessuna gara mi limito solo ad assistere e perché no critico pure.

Poi mi accorgo che la mira peggiora quando non si è concentrati in modo giusto e nei primi 50 colpi poi migliora per fortuna, per mia fortuna non partecipo mai a nessuna gara mi limito solo ad assistere e perché no critico pure.



Quando il governo teme il popolo, c'è libertà. Quando il popolo teme il governo, c'è tirannia. Benjamin Franklin
Re: Strappo questo sconosciuto.
Ciao! È proprio una questione di allenamento. Ho ripreso a sparare con le corte da un anno e rispetto all’inizio sono migliorato tantissimo. E molto conta l’allenamento in bianco!
Re: Strappo questo sconosciuto.
vero! se si ha la possibilità anche di fare un pò di tiri con l'aria compressa (visto il rinculo inesistente) aiuta molto poi con lo scatto "a fuoco"
-
- Livello 4
- Messaggi: 2234
- Iscritto il: 07/03/2017, 14:09
Re: Strappo questo sconosciuto.
In effetti,dall'apertura della caccia(settembre)fino alla sua chiusura(febbraio),mi dimentico completamente le corte ma,al ritorno in cava(marzo/aprile),le mie prestazioni,tirando a 15 m.,sono pressocchè invariate.Tutto merito del tiro indoor praticato con una Walther CP99 a CO2,durante il periodo venatorio,con bersaglio posto ad una distanza di 10 m.

Re: Strappo questo sconosciuto.
newjohnwayne ha scritto: ↑12/02/2020, 20:08In effetti,dall'apertura della caccia(settembre)fino alla sua chiusura(febbraio),mi dimentico completamente le corte ma,al ritorno in cava(marzo/aprile),le mie prestazioni,tirando a 15 m.,sono pressocchè invariate.Tutto merito del tiro indoor praticato con una Walther CP99 a CO2,durante il periodo venatorio,con bersaglio posto ad una distanza di 10 m.![]()

Re: Strappo questo sconosciuto.
Salve a tutti,
Per chi non mi conosce mi chiamo Gigi e pratico il tiro accademico a livello agonistico, nelle specialità di arma corta, P10 e PL, da oltre dieci anni.
Forse non tutti in questo forum conoscono bene queste specialità, ma con poca ricerca sul web ci si può fare un'idea. La P10 “Pistola aria compressa 10 metri” è specialità olimpica. La PL “Pistola libera 50 metri”, lo era fin poco tempo fa.
Si tratta di quanto più difficile possa esistere in ambito di tiro puro. Non lo dico perché le pratico io, ma perché gestire il tiro impugnando ad una mano una pistola, è oggettivamente molto difficile. E molto difficile è evitare lo strappo.
Lo strappo può dipendere da diversi fattori.
Allenamento: certamente è fondamentale, ma è molto importante che sia fatto seguendo i giusti criteri. La tecnica va prima capita, poi allenata.
Aspetto mentale: sempre fondamentale e predominante quando si parla di tiro di qualsiasi tipo (pistola, carabina, tiro al volo, arco, bocce, freccette, ecc.); può mettere nelle condizioni il tiratore di fare, o non fare, la giusta azione.
Caratteristiche personali: c'è chi già di suo, per pura predisposizione, scatta bene, pulito, magari nemmeno sapendo come e perchè. Dall'altro lato c'è chi, sempre di suo, è naturalmente predisposto per la zappata, che continua imperterrito a fare nonostante gli si spieghi come scattare e faccia molto allenamento per correggere. Non si tratta ne di meriti ne di colpe: ognuno è fatto a modo suo.
Come scattare.
La regola fondamentale e di base è quella di tirare il grilletto con la più costante progressione, immaginando un'azione dolce e fluida, tale da non terminare al momento della partenza del colpo, ma leggermente dopo.
Per poter effettuare questo è necessario essere nelle condizioni giuste. Ovviamente un peso di scatto molto alto renderà tutto più difficile, basti pensare alla doppia azione di un revolver. Anche la posizione del grilletto influisce moltissimo: troppo lontano o troppo vicino determina un modo di tirare il grilletto molto diverso, con diverse conseguenze sulla qualità del tiro.
Gli strumenti per il tiro accademico dispongono di molteplici regolazioni, tali, a volte, da mettere in crisi il tiratore che non sempre è in grado di intervenire in maniera oculata. Comunque, con un po' di esperienza e l'aiuto di chi è più navigato, si può ottenere uno scatto ed una posizione idonea alle nostra caratteristiche.
Le pistole “vere”, cioè le nostre semiautomatiche più diffuse, non dispongono di tali accortezze. Ma le regole principali per scattare bene sono le stesse.
Alcuni di voi si domanderanno perché vi sto rifilando tutto sto papiro di roba, immagino: perché lo strappo è difficile da controllare e il buon modo di scattare, difficile da ottenere.
Il mio suggerimento, per chi lo vuole cogliere, è quello di fare un po' di P10, presso la vostra sezione TSN. In tanti snobbano l'aria compressa, ma lì si nasconde la quintessenza del tiro. Posso garantire che chi impara a stare sulla parte nera del bersaglio (o meglio, sulla zona del 9) a 10 metri in aria compressa, troverà poi grande beneficio sulla qualità del tiro in qualsiasi altra specialità vada a praticare, sia di arma corta che lunga.
Provare per credere!

Per chi non mi conosce mi chiamo Gigi e pratico il tiro accademico a livello agonistico, nelle specialità di arma corta, P10 e PL, da oltre dieci anni.
Forse non tutti in questo forum conoscono bene queste specialità, ma con poca ricerca sul web ci si può fare un'idea. La P10 “Pistola aria compressa 10 metri” è specialità olimpica. La PL “Pistola libera 50 metri”, lo era fin poco tempo fa.
Si tratta di quanto più difficile possa esistere in ambito di tiro puro. Non lo dico perché le pratico io, ma perché gestire il tiro impugnando ad una mano una pistola, è oggettivamente molto difficile. E molto difficile è evitare lo strappo.
Lo strappo può dipendere da diversi fattori.
Allenamento: certamente è fondamentale, ma è molto importante che sia fatto seguendo i giusti criteri. La tecnica va prima capita, poi allenata.
Aspetto mentale: sempre fondamentale e predominante quando si parla di tiro di qualsiasi tipo (pistola, carabina, tiro al volo, arco, bocce, freccette, ecc.); può mettere nelle condizioni il tiratore di fare, o non fare, la giusta azione.
Caratteristiche personali: c'è chi già di suo, per pura predisposizione, scatta bene, pulito, magari nemmeno sapendo come e perchè. Dall'altro lato c'è chi, sempre di suo, è naturalmente predisposto per la zappata, che continua imperterrito a fare nonostante gli si spieghi come scattare e faccia molto allenamento per correggere. Non si tratta ne di meriti ne di colpe: ognuno è fatto a modo suo.
Come scattare.
La regola fondamentale e di base è quella di tirare il grilletto con la più costante progressione, immaginando un'azione dolce e fluida, tale da non terminare al momento della partenza del colpo, ma leggermente dopo.
Per poter effettuare questo è necessario essere nelle condizioni giuste. Ovviamente un peso di scatto molto alto renderà tutto più difficile, basti pensare alla doppia azione di un revolver. Anche la posizione del grilletto influisce moltissimo: troppo lontano o troppo vicino determina un modo di tirare il grilletto molto diverso, con diverse conseguenze sulla qualità del tiro.
Gli strumenti per il tiro accademico dispongono di molteplici regolazioni, tali, a volte, da mettere in crisi il tiratore che non sempre è in grado di intervenire in maniera oculata. Comunque, con un po' di esperienza e l'aiuto di chi è più navigato, si può ottenere uno scatto ed una posizione idonea alle nostra caratteristiche.
Le pistole “vere”, cioè le nostre semiautomatiche più diffuse, non dispongono di tali accortezze. Ma le regole principali per scattare bene sono le stesse.
Alcuni di voi si domanderanno perché vi sto rifilando tutto sto papiro di roba, immagino: perché lo strappo è difficile da controllare e il buon modo di scattare, difficile da ottenere.
Il mio suggerimento, per chi lo vuole cogliere, è quello di fare un po' di P10, presso la vostra sezione TSN. In tanti snobbano l'aria compressa, ma lì si nasconde la quintessenza del tiro. Posso garantire che chi impara a stare sulla parte nera del bersaglio (o meglio, sulla zona del 9) a 10 metri in aria compressa, troverà poi grande beneficio sulla qualità del tiro in qualsiasi altra specialità vada a praticare, sia di arma corta che lunga.
Provare per credere!
Re: Strappo questo sconosciuto.
Perfetto, tutto quello che ha scritto sopra Iron, ma purtroppo molto spesso parlare ai pistoleri, che se non hanno in mano un'attrezzo almeno cal 9 con 15 colpi nel caricatore, per loro il tiro non esiste proprio, se non per sparare a 7-8 metri a una sagoma umana.
Io ho praticato il tiro agonistico con alma lunga, prima a 50 metri, poi anche a 300 e infine a 10 metri, che pratico tutt'ora, ma spiegare certe cose agli sparatori è difficile e per loro anche incomprensibile.
Io ho praticato il tiro agonistico con alma lunga, prima a 50 metri, poi anche a 300 e infine a 10 metri, che pratico tutt'ora, ma spiegare certe cose agli sparatori è difficile e per loro anche incomprensibile.
- dottfsantonastaso@gmail.com
- Livello 1
- Messaggi: 69
- Iscritto il: 29/12/2019, 10:06
Re: Strappo questo sconosciuto.
Sono appassionato di ogni genere di armi,soprattutto corte.Ho praticato tiro informale di ogni tipo dai lontani anni della adolescenza e mi sono dedicato anche al tiro agonistico nella categoria pistola standard per poco meno di un decennio,dopo una lunga formazione preliminare con l'aria compressa usando un bella Walther(LP 53?).Non sono mai stato un campione,ma nelle tante gare fatte(militari in genere e quindi non omologate UITS)raggiungevo quasi costantemente il punteggio di 535 con una modesta Beretta 76,cosa che mi avrebbe qualificato in ambito UITS nella categoria maestri.Sono tuttavia anche,ora soltanto,uno sparacchiatore e, con buona pace di Jeff Cooper,mi sono da sempre divertito con un tipo di tiro che ora chiamano dinamico o cosa altro grazie alla possibilità datami dai poligoni militari..Tutto questo non per annoiare con la mia agiografia,ma per dire che non vi è nessun motivo per cui gli amanti del tiro sportivo classico guardino con sufficienza a chi,nel rispetto totale della legge e delle norme di sicurezza, non è alla ricerca ossessiva della rosata e non si dispera per il colpo strappato e per il fly.Ricordo con disapprovazione alla mia esperienza nel TSN quando,a fronte di una maggioranza di onesti sparatori,i tiratori agonisti vincevano le elezioni grazie al fatto che il loro voto era valutato differentemente da quello dei volgari bottaroli.
Ciccio49
Vim vi repellere licet
Vim vi repellere licet
Re: Strappo questo sconosciuto.
Beh, lungi da me voler discriminare una categoria di tiratori, piuttosto che un'altra...dottfsantonastaso@gmail.com ha scritto: ↑28/03/2020, 9:11..Tutto questo non per annoiare con la mia agiografia,ma per dire che non vi è nessun motivo per cui gli amanti del tiro sportivo classico guardino con sufficienza a chi,nel rispetto totale della legge e delle norme di sicurezza, non è alla ricerca ossessiva della rosata e non si dispera per il colpo strappato e per il fly.Ricordo con disapprovazione alla mia esperienza nel TSN quando,a fronte di una maggioranza di onesti sparatori,i tiratori agonisti vincevano le elezioni grazie al fatto che il loro voto era valutato differentemente da quello dei volgari bottaroli.
Per me il tiro è da apprezzare in ogni modo e forma. Se potessi praticherei anche il tiro ex ordinanza, ed il tiro a volo, ma essendo il tempo (...e le risorse) limitati, bisogna fare delle scelte.

Nella sezione che frequento, per esempio, c'è un bel gruppo di tiro rapido sportivo. Personalmente mi sono approcciato a tutto quello che ho potuto, sempre con passione ed alla ricerca del divertimento.
Io vedo il tiro accademico come quello che può essere considerato la base. Questo non significa che il resto sia inferiore.
A mio parere per "curare" al meglio il contenimento dello strappo (quello è l'argomento di questo topic), il metodo che ho descritto è il più indicato, ma non pretendo di avere la verità assoluta in tasca e men che meno discriminare chi non fa tiro accademico.
E' vero che c'è un certa "rivalità" tra le varie categorie di tiratori, ovvero tra chi pratica specialità diverse. Per esempio quelli che noi chiamiamo scherzosamente "bottaroli" tendono a considerare noi tiratori di aria compressa, come non dei veri tiratori ma piuttosto come praticanti di un "gioco da fiere".

Dobbiamo invece considerarci tutti appartenenti ad una stessa categoria, ovvero appassionati di tiro e di armi.
Io sono abbastanza trasversale, nel senso che pur praticando quasi esclusivamente tiro accademico, ho la passione per le armi in genere, e soprattutto per quello che ha una certa rilevanza storica nel XX° secolo.

- dottfsantonastaso@gmail.com
- Livello 1
- Messaggi: 69
- Iscritto il: 29/12/2019, 10:06
Re: Strappo questo sconosciuto.
Penso anche io che nel mondo del tiro ci voglia più unita, compreso il tiro a volo, ora per conto suo, ma quello che non accetto, come spesso avviene sentendo certe discussioni dove si parla di potere di arresto, cioè quale calibro è migliore per arrecare maggiori danni fisici, questo non è il tiro che intendo io.
Re: Strappo questo sconosciuto.
Penso anche io che nel mondo del tiro ci voglia più unita, compreso il tiro a volo, ora per conto suo, ma quello che non accetto, come spesso avviene sentendo certe discussioni dove si parla di potere di arresto, cioè quale calibro per pistola è migliore per arrecare maggiori danni fisici, questo non è il tiro che intendo io.
- GesGas45
- Livello 3
- Messaggi: 880
- Iscritto il: 15/10/2013, 22:13
- Località: .............................................
Re: Strappo questo sconosciuto.
penso che in un forum dove si parla di armi sia abbastanza normale parlare di potere di arresto..
con questo non vuol dire che siamo tutti potenziali assassini.. ma daiii



- ughes70@yahoo.com
- Livello 1
- Messaggi: 145
- Iscritto il: 28/03/2020, 19:26
Re: Strappo questo sconosciuto.
Io ho il problema dello strappo quando uso calibri potenti ,ad esempio quando uso il revolver .44 magnum .Con calibri piu leggeri (9mm,.40) non mi succede .
Questa e' una 44 magnum,una delle pistole piu potenti del mondo,capace di far saltare la testa ad un toro.Che effetto fa ,vista dalla vostra parte.
Re: Strappo questo sconosciuto.
A mio parere il modo di scattare, rimane di principio lo stesso per ogni arma. Poi se con un calibro potente si tende a "seminare" i colpi un po' troppo larghi, probabilmente non dipende solo dallo strappo, ma anche dalla reazione allo sparo.ughes70@yahoo.com ha scritto: ↑29/03/2020, 21:59Io ho il problema dello strappo quando uso calibri potenti ,ad esempio quando uso il revolver .44 magnum .Con calibri piu leggeri (9mm,.40) non mi succede .
Qualche anno fa un amico mi ha fatto provare una S&W in .44 magnum, non ricordo il modello, cmq aveva la canna corta. 3" mi pare, e le guancette in noce lucido: era praticamente impossibile controllarla, indipendentemente da come si tirava il grilletto. Saltava come un stambecco!

Anche la dimensione a la forza della mano ha la sua importanza, quando si devono gestire calibri di quel tipo, per ovvie ragioni.
Ho un Python, che camera il .357 magnum come è noto, ma non lo uso volentieri, perchè pesta troppo. Mi diverto di più con il .45 acp, che è più "morbido".
- ughes70@yahoo.com
- Livello 1
- Messaggi: 145
- Iscritto il: 28/03/2020, 19:26
Re: Strappo questo sconosciuto.
Ciao anche io ho un .45 remington 1911 R1 ed hai ragione e' piu morbido lo sparo,invece per il 44 magnum,ho problemi di potenza e quindi anche di strappo solo quando uso una particolare marca e tipo di proiettile ( il winchester .44magnum 240 grani jacketed soft point.) se uso altre marche di munizioni .44 magnum 240 grani non trovo particolari problemi.il mio revolver e' un S&W modello 69 con canna da 4 pollici e tamburo da 5 colpi.
Questa e' una 44 magnum,una delle pistole piu potenti del mondo,capace di far saltare la testa ad un toro.Che effetto fa ,vista dalla vostra parte.
-
- Livello 4
- Messaggi: 2234
- Iscritto il: 07/03/2017, 14:09
Re: Strappo questo sconosciuto.
Ringraziando iron per averci donato la propria esperienza in merito allo strappo,ammetto di essere molto in difficoltà con le cartucce in 357m,riuscendo invece a controllar bene l'arma con le 38 sp,sia commerciali che artigianali.Concordo pienamente con quanto affermi,ritenendo il tiro una sfida con se stessi per migliorarsi,a prescindere dal tipo o livello di esercizio e tralasciando lo stopping power tanto caro ai tiratori d'oltreoceano ma mai dimostrato scientificamente.Alla fine,un argomento interessante per i titolari di pda da difesa e per quanti, pensando di potersi trovare nelle condizioni di doversi difendere in casa,vorrebbero essere preparati al meglio all'evenienza(ammesso che un agonista abituato a colpire/abbattere un bersaglio cartaceo/metallico,possa sentirsi davvero pronto ad uccidere).Riguardo l'unità tra tiratori,ovviamente sono d'accordo ma le troppe federazioni sportive di tiro sono bravissime solo a "tirar l'acqua al proprio mulino",dimenticando che solo la compattezza e la condivisione di strategia comune può salvaguardare il nostro mondo dalla lenta estinzione.Alex39 ha scritto: ↑29/03/2020, 16:38Penso anche io che nel mondo del tiro ci voglia più unita, compreso il tiro a volo, ora per conto suo, ma quello che non accetto, come spesso avviene sentendo certe discussioni dove si parla di potere di arresto, cioè quale calibro per pistola è migliore per arrecare maggiori danni fisici, questo non è il tiro che intendo io.
Re: Strappo questo sconosciuto.
Ciao,ughes70@yahoo.com ha scritto: ↑30/03/2020, 19:29Ciao anche io ho un .45 remington 1911 R1 ed hai ragione e' piu morbido lo sparo,invece per il 44 magnum,ho problemi di potenza e quindi anche di strappo solo quando uso una particolare marca e tipo di proiettile ( il winchester .44magnum 240 grani jacketed soft point.) se uso altre marche di munizioni .44 magnum 240 grani non trovo particolari problemi.il mio revolver e' un S&W modello 69 con canna da 4 pollici e tamburo da 5 colpi.
Probabilmente giocando sulla ricarica si potrebbe ottenere un buon compromesso, oltretutto su un revolver non è nemmeno necessario garantire un cinematismo e quindi si può stare un po' più bassi. Nella sezione ricarica di questo forum sicuramente ci sarà qualcuno più nevigato di me che può suggerire la giusta soluzione.
In ogni caso si deve tener presente che un .44 magnum è un munizionamento tosto, nato per essere tale. Quindi se si desidera qualcosa che pesta meno, forse è meglio sparare con altro.
